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Pane e Coraggio

PANE E CORAGGIO 2016-1-page-001

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Foto: Lucia Paciaroni

di e con Sandra Cattaneo e Cosimo Gallotta

e la partecipazione musicale di Maurizio Dehò (violino), Gianpietro Marazza (fisarmonica)

Scenografia e Luci: Alessandro Bianchi / Produzione Teatro a Sudest

Regia: Sandra Cattaneo

Prima rappresentazione:  Osimo, 8 aprile 2016 teatro “La Nuova Fenice”

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Pane e Coraggio. Il primo un alimento necessario per sopravvivere, il secondo un elemento indispensabile per vivere. Il titolo dello spettacolo vuole essere il pretesto per evocare, attraverso parole e musiche, emozioni e suggestioni legate al tema della terra, della concretezza, dell’appartenenza e, al contempo, per riflettere provocatoriamente sulla nostra liquida ed effimera società.

Sandra Cattaneo e Cosimo Gallotta, due artisti che da anni collaborano  nel settore del teatro e della musica, portano in scena uno spettacolo che si rifà a quello che è diventato un loro marchio d’autore, uno stile scarno che mescola il racconto, le immagini e la musica dal vivo. Attraverso un linguaggio spesso poetico, lo spettacolo getta uno sguardo un po’ bucolico sulla natura e al contempo propone una riflessione sul rapporto uomo – ambiente, sul nostro passaggio terrestre distratto e a volte improprio. Un invito a mantenere gli occhi aperti, senza sentirsi padroni del mondo ma anzi con la consapevolezza di essere tutti allo stesso modo stranieri. A guardare la terra per ciò che è: la madre di tutto.

Ad accompagnarli due artisti di grande prestigio, Maurizio Dehò al violino e Gianpietro Marazza alla fisarmonica. Insieme a Cosimo Gallotta alla chitarra, il trio, già musicisti di Moni Ovadia, diede vita alla formazione storica del  Rhapsòdija Trio.

Lo spettacolo è stato preceduto da un intervento di uno degli autori del testo: Franco Arminio, scrittore, poeta e “paesologo”, definito da Roberto Saviano “uno dei poeti più importanti di questo paese”, da anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori, ha fondato la Casa della Paesologia a Trevico (Av) ed è direttore artistico del festival “La Luna e i Calanchi”. Con il libro “Terracarne” ha vinto il premio Carlo Levi e il premio Volponi. Nel 2013 è uscito il suo ultimo libro di prosa “Geografia commossa dell’Italia interna”.

Alcuni commenti sullo spettacolo:

“Bello. Un gioiellino.
I tre musicisti divertiti e sornioni la sanno lunga e sotto al lampione di una strada piena di ricordi accompagnano la storia. Amara terra mia, migrazione,cose di altri tempi. Di vita dura ma bella nei ricordi, di sentimenti forti legati alla terra alla semplicità di una vita vera ma ormai superata dal tempo. E la voce la canta, la racconta con lucida melodia e timbro sicuro, commovente nel suo coraggio, orgogliosa del suo passato, all’ ombra di uno spaventapasseri testimone di antiche abitudini, scalzato ormai da trattori e pesticidi, contento di essere sul palco della storia e animato dalla forza dei ricordi al finale…… balla con lei.” (D.B.)

“Spettacolo dalla tessitura forte, con una regia accurata. È la narrazione di destini “spostati”, che denotano un generale spostamento dell’umanità, un capovolgimento, per la verità, della relazione uomo-terra. Una bella riflessione sul nostro destino, in definitiva, che scivola via leggero come la musica che anima lo spettacolo, che fugge, arretra, s’arresta.” (M.P)

“Già mi era molto piaciuta la versione “ridotta” in scena sul palco padovano, ma devo dire che lo spettacolo a cui ho assistito venerdì al teatro di Osimo e’ stato ancora più emozionante e poetico. Noi del pubblico ci siamo persi nei testi, nelle melodie e nel canto dove abbiamo riconosciuto una parte del nostro perduto passato , ma forti anche della voglia di ritrovarlo. Che dire…una “perla” che consiglio a tutti di non perdere.
Grazie a Sandra Cattaneo e Cosimo Gallotta! e grazie anche di averci fatto scoprire o, per alcuni di noi, riscoprire due grandi artisti come Maurizio Deho’ e Giampietro Marazza. (M.S.)

“Lo spettacolo messo in scena da ‘Teatro a Sudest’. In una scenografia scarna e suggestiva, curata da Alessandro Bianchi, nelle luci appena accennate del palcoscenico, è partita una musica, una canzone di Domenico Modugno: Sole alla valle, sole alla collina, per le campagne non c’è‚ più nessuno. Addio, addio amore, io vado via, amara terra mia, amara e bella… Ed è entrata in scena, Sandra Cattaneo che ha cantato e recitato versi d’autore (Pavese, Revelli, lo stesso Arminio), accompagnata da Maurizio Dehò (violino), Cosimo Gallotta (chitarra) e Giampietro Marazza (fisarmonica). Una spettacolo raffinato e completo che ha evocato, attraverso parole e musiche, emozioni e suggestioni legati al tema della terra, della concretezza e dell’appartenenza. Ancora una scelta indovinata, per la rassegna ‘Ricerca di Teatro’, voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Osimo, dalla Asso e dall’Amat, con il contributo della Regione Marche/Mibact e dell’Asteaenergia.”